Cosmogonie. Inaugurazione mostra sabato 20 ottobre ore 17
Paolo Barlusconi
COSMOGONIE
Una rassegna in progress dal 2005 a cura di Michele Caldarelli
22° APPUNTAMENTO
Un omaggio alla visione universale di Cesare Mattei
20 ottobre – 18 novembre 2018 – inaugurazione: sabato 20 ottobre ore 17
L’argomento del progetto Cosmogonie è il cosmo. Un cosmo inteso come multiverso visto, letto e
interpretato mettendo a confronto le più diverse teorie che via via vengono raccontate e spiegate in occasione
di incontri, manifestazioni e convegni a carattere interdisciplinare. L’intenzione programmatica del progetto, qui a Grizzana Morandi per la sua ventiduesima tappa espositiva, è quella di sviluppare un clima di sinergia possibile fra le arti e le scienze che non trascuri alcuna disciplina e ne favorisca ispirazione reciproca proponendo interventi di fisici, astronomi, matematici, architetti, poeti, filosofi, astrofisici, botanici…
La presenza di Cosmogonie a Grizzana Morandi vuole porsi come omaggio alla visione olistica dell’uomo coltivata da Cesare Mattei.
Il castello, che ospita la mostra, deve il suo nome al Conte Cesare Mattei (1809-1886) che lo fece edificare sulle rovine di una antica costruzione risalente al XIII secolo, la Rocca di Savignano. La struttura del castello, riflesso tangibile della sua ampia e diversificata cultura, fu modificata più volte dal Conte che la rese un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi, dal medievale al moresco, dal liberty al gotico. Qui, manifestando una visione olistica, di stampo rinascimentale, dell’essere umano in sinergia col cosmo e la natura, Cesare Mattei si appassionò all’astronomia, al magnetismo e alle scienze mediche con particolare attenzione per l’omeopatia. Seppure non laureato (operò sempre alla presenza di un medico), sfruttando sapientemente i mezzi dei quali disponeva e la buona affermazione che l’omeopatia andava registrando nell’Italia della seconda metà del secolo, riuscì a mettere a punto e valorizzare in breve tempo un nuovo, personale metodo terapeutico. Lo chiamò elettromeopatia e consisteva in una sorta di mescolanza di omeopatia, fitoterapia, alchimia e magnetismo.